Entro l'anno, la Procura, ossia l'ufficio della magistratura inquirente, non giudicante, si trasferirà, lasciando l'attuale sede, a Palazzo di Giustizia. La nuova, l'ex sede del Consorzio di Bonifica, è prestigiosa e bellissima, ma pone qualche perplessità in tema di praticità
Rovigo - La prima immagine che viene alla mente è quella del personale della Procura e del Tribunale costretto a fare avanti e indietro, sul marciapiede di via Verdi, con i pesanti carrelli minsteriali zeppi di faldoni, atti riservati, se non secretati, avventurandosi tra buche e asperità. A meno che non passi il piano B, ossia quello di usare l'auto per fare quei duecento trecento metri. Il che, tra l'altro, sarebbe abbastanza buffo. Un piano C, al momento, non pare esserci.
E' la situazione che, a breve, dovrebbe venirsi a creare a Rovigo, alla luce del progetto, divenuto ormai esecutivo, che entro la fine dell'anno dovrebbe portare la Procura, ossia l'ufficio che riunisce i magistrati inquirenti e il relativo personale, dall'attuale sede, al secondo piano del Palazzo di giustizia, che contiene anche il Tribunale, a Palazzo Campo, ossia l'ex sede del Consorzio di Bonifica, nella stessa via, via Verdi, appunto, ma più vicino al complesso della Rotonda. Se ne parla da tempo, ma ormai ci siamo.
Il trasferimento rientra in un piano più ampio di riassetto degli uffici giudiziari. Al secondo piano del Tribunale dovrebbero trovare spazio gli ufficiali giudiziari, al momento "in affitto" in due appartamenti, e il Giudice di pace, pure in affitto nel condominio all'angolo tra corso del Popolo e via Boscolo, oltre che la polizia giudiziaria, che attualmente trova spazio nella cosiddetta "procurina", dove però rimarrà la sala intercettazioni, non trasferibile se non a un costo giudicato eccessivo.
Considerando che anche Palazzo Campo verrà preso in affitto, con però il primo anno di canone azzerato in compensazione dei lavori eseguiti, il riassetto così descritto dovrebbe comportare un risparmio nell'ordine dei 30mila euro l'anno. Senza dubbio non pochi. Non verrà invece toccato Palazzo Paoli, in via Mazzini, dove rimarranno gli uffici del giudice del Lavoro, dei Fallimenti e delle Esecuzioni, col relativo personale.
Se, quindi, da un punto di vista economico, oltre che di prestigio, visto che Palazzo Campo è davvero bello, circa 1600 metri quadrati distribuiti su due piani, con finite di pregio, l'operazione incassa il pollice alto, le perplessità riguardano soprattutto la logistica. Il dialogo tra Procura e il resto del Tribunale è, infatti, costante, così come gli spostamenti, sia di magistrati che di personale e faldoni. Questi ultimi viaggiano sugli appositi carrellini, spinti dal personale.
Una cosa è, chiaramente, fare questi trasferimenti all'interno di uno stesso stabile, con tanto di ascensori, un'altra è farlo con un tratto di due o trecento metri all'aperto, per strada, in mezzo alla gente, con condizioni meteo variabili. Anche perché non si deve dimenticare di come gli atti in questione siano riservati. In teoria, potrebbe persino accadere che una persona apprenda di essere indagata, o destinataria di una richiesta di arresto, passeggiando per strada. Una iperbole, certo, ma neppure troppo lontana dalla realtà.
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