LAVORO
Mobilitazione e sciopero davanti all’Alì supermercati
Venerdì 27 novembre, davanti all’Alì supermercati di Rovigo sit-in dell’Adl Cobas in favore dei lavoratori del magazzino di Padova
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ROVIGO - Chiedono condizioni migliori di lavoro, ma soprattutto il diritto di esprimere la propria opinione attraverso le organizzazioni sindacali. Venerdì 27 novembre, giornata di sciopero e mobilitazione davanti al magazzino di Alì supermercati di via Olanda, “contro il tentativo di cancellare l’esperienza dell’Adl Cobas all’interno del magazzino”. Protesta che è giunta anche a Rovigo davanti al punto Alì di viale Porta Adige. Tra gli altri erano presenti El Asri Mbarek e Claudio Milan, rappresentanti dell’Adl Cobas (Associazione Diritti Lavoratori). Chiedono il boicottaggio dei supermercati Alì, lo hanno fatto distribuendo dei volantini a clienti, un messaggio forte.
I sindacati lamentano “minacce e intimidazioni, veri e propri “guardiani” pagati per seguire i dipendenti e impaurirli, centinaia di lettere di contestazione, sanzioni disciplinari di vario genere (da multe a giornate di sospensioni), cambi di orario e mansioni, trasferte nel magazzino di via Svezia ecc. rivolte ai lavoratori che negli anni, grazie alle lotte messe in campo, hanno ripristinato la legalità all’interno dello stesso e che ora, diventati finalmente dipendenti diretti dopo anni di cooperative e aziende truffaldine, rivendicano democrazia nel posto di lavoro”. Lavoratori che prima facevano parte di una cooperativa, ma poi sono stati inglobati da Alì Supermercati, e non è la prima protesta messa in atto.
“La rappresaglia di Alì nei confronti degli iscritti ad Adl Cobas - rimarca l’Associazione Diritti Lavoratori - si è particolarmente manifestata dopo che i lavoratori a settembre, con diverse giornate di sciopero, hanno vinto la battaglia per poter avere il diritto ad effettuare assemblee e ad essere rappresentati, diritto che Alì voleva negare”.
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