
INTEGRAZIONE
Costruire l'integrazione attraverso le relazioni: ecco il progetto "Shubh"
Nella giornata di mercoledì 3 marzo si svolta la presentazione di Arcisolidarietà a Rovigo, con testimonianze dei protagonisti e interventi dei partner che vanno a valorizzare questo progetto
0Succede a:
La presentazione del progetto si è svolta ieri in diretta Facebook dalla sala eventi di Zico, il coworking e incubatore d'impresa di Rovigo, che collabora al progetto per le attività di promozione e informazione. Un tema, quello dell'integrazione, che si interseca con i temi cari a Zico: quelli del lavoro, dell'intraprendenza e della sostenibilità, come ha ricordato Francesco Casoni, nell'introdurre l'evento.
"Shubh" nasce a livello nazionale su spinta dell'Inca Cgil e coinvolge sette regioni. In provincia di Rovigo è proprio Arcisolidarietà a tirare le fila delle attività, in rete con una varietà di associazioni. "In lingua hindi "shubh" vuol dire "buono", "Fortunato" - spiega Tamburin -. E' stato scelto come augurio per i beneficiari di questo progetto: persone che sono scappate dal proprio paese, principalmente perché in pericolo di vita, e hanno chiesto asilo come prevedono le nostre leggi. Sostiene il loro inserimento nella comunità in cui decidono di vivere, dando sicurezza per quanto riguarda il lavoro e la casa, ma soprattutto nell'instaurare relazioni. Inserimento sociale significa vivere in una comunità, facendo cose in cui ci si incontra, ci si parla, ci si conosce, ad esempio attività sportive, culturali e sociali".
Con questo sguardo allargato ad una moltitudine di collaborazioni ha lavorato Nicole Elefanti di Arcisolidarietà, che ha curato una mappatura di organizzazioni e istituzioni in città: "Sono enti che si occupano di accoglienza, inserimento abitativo, formazione linguistica, salute - ha spiegato - Integrarsi vuol dire far conoscere possibilità a cui le persone possono accedere, comprese associazioni locali, non solo di volontariato".
Emma Sattin per l'associazione curerà l'accoglienza nel nuovo servizio Integracorner, inaugurato a febbraio. "E' il luogo in cui avviene il primo inserimento del beneficiario. Cercheremo di creare un progetto che valorizzi le capacità e potenzialità di ogni nostro beneficiario, tenendo conto dei suoi desideri, di ciò che è in grado di fare e dei suoi bisogni". Il servizio è in via Crocco a Rovigo, accessibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 11.
Nello staff del progetto avrà un ruolo cruciale anche uno psicologo, Giorgio Pascucci, che avrà il compito di conoscere e orientare i beneficiari: "Lo psicologo può far emergere le capacità e le competenze - spiega Pascucci - Uso il termine "emergere", perché nella storia delle persone che arrivano qui ci possono essere competenze, di cui non sono consapevoli, ma che possono essere valorizzate. E noi possiamo renderle consapevoli di questo".
Per la Cgil si è collegato Dario Pitacco, ricordando come "come organizzazione sindacale siamo stati una presenza costante con attività di formazione e supporto alle questioni legali che riguardano i lavoratori richiedenti asilo. Ci troviamo dunque a trattare argomenti e situazioni che abbiamo già affrontato, ma consapevoli che c'è una rete che funziona, fatta di brave e belle persone che costituiscono una solida garanzia".
E infine per il Sunia, sindacato dedicato alle problematiche dell'abitare, ha fatto il punto il segretario provinciale, Giancarlo Saccardin: "Quello dell'abitazione per le persone straniere è un grosso problema. Oggi ci troviamo in una situazione resa ancora più complessa dal Covid e dovremo affrontare il problema enorme degli sfratti, che al momento è solo rinviato".
La collaborazione del Sunia servirà per affrontare proprio i problemi legati alla casa: "Dovremo trovare le persone, informarle e orientarle, spiegare quali tipologie di contratti di locazione, diritti e doveri degli inquilini, come aprire e chiudere le utenze. Sarà importante anche coinvolgere i proprietari, ma anche i comuni, che devono gestire le problematiche relative all'abitare".
"Shubh" è sostenuto con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) dell'UE con il Ministero dell'Interno. Capofila del progetto a livello nazionale è l'Inca Cgil, in partnership con Arci, Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) e Auser. Le iniziative coinvolgono più regioni dalla Sicilia fino al Veneto. Qui sono coinvolte le province di Padova, Treviso, Venezia e naturalmente Rovigo.
Articolo di Venerdì 5 Marzo 2021
Crea un profilo personale e accedi a una serie di servizi esclusivi su RovigoOggi.it