IL CASO
Pescatori rapiti in Libia, anche il Polesine si mobilita
Sono 18 e sono pescatori trattenuti contro la loro volontà in Libia. A Rovigo e a Porto Tolle sono comparsi due striscioni per sensibilizzare l’opinione pubblica
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ROVIGO - "Liberate i pescatori italiani". È questa la frase che questa mattina campeggiava su uno striscione ai piedi di Palazzo Nodari in piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo, mentre una secondo era stato affisso davanti alla sede del Comune di Porto Tolle, mercoledì 28 ottobre.
Alcuni consiglieri comunali e regionali che in tutta Italia stanno chiedendo al governo di intervenire per riportare a casa i 18 pescatori rapiti da oltre un mese in Libia. La marina militare del generale Haftar ormai più di un mese fa, ha sequestrato e portato a Bengasi due pescherecci di Mazara del Vallo, con 16 pescatori a bordo, mentre altre due imbarcazioni sono riuscite a fuggire, senza riuscire ad evitare però il sequestro del primo ufficiale e del comandante. E’ già passato un mese.
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