
#elezioniROVIGO2019
Come è ridotta la ciclabile mai consegnata ai cittadini, inghiottita dalla vegetazione
Ciclabile di Sarzano, questa conosciuta. Da 25 anni i residenti l’aspettano, esiste, ma non si può usare. I cittadini si sentono presi per i fondelli, la testimonianza arrivata i redazione
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ROVIGO - “Abito a Sarzano da 25 anni ormai e già 25 anni fa si parlava della ciclabile da Sarzano che ci avrebbe collegato alla città. Con gli evidenti vantaggi che si possono intuire, la sicurezza in primis, per i pedoni e i ciclisti”.
Parole che bastano ed avanzano di un cittadino comune, non un candidato, e visto che in campagna elettorale si promette tutto e il contrario di tutto, si sappia che a Sarzano la memoria lunga.
“Adesso, finalmente, la cosa sembra - anzi sembrava essere completata - sono state acquistate (anzi noi cittadini abbiamo acquistato) delle bellissime panchine, delle altrettanto belle rastrelliere per le bici, i cestini, tutta la parte di illuminazione, la staccionata in legno, tutto sembrava quindi pronto per una grande inaugurazione ormai.
Inaugurazione che, per i soliti problemi burocratici (gestirli e risolverli prima no?) che non sto a ripetere, sembra non avvenire mai, privando i residenti di un’opera (tra l’altro da loro finanziata) dagli indubbi vantaggi per i cittadini, come detto, in primis sicurezza ed incolumità, e penso soprattutto ai ragazzi che, pedalando, vanno a scuola tutti i giorni in città”.
Oltre al danno anche la beffa, mentre durante la campagna elettorale #elezioniROVIGO2019 si promette l’impossibile, c’è qualcosa che dovrebbe essere possibilmente fatto in tempi ragionevoli.
“Ma la cosa che fa ancora più “male” è che, più passa il tempo senza che la ciclabile sia usufruita, più la stessa viene letteralmente “mangiata” (e le foto parlano da sole) dalla vegetazione circostante che avanza senza sosta, e questo costringerà l’amministrazione comunale, per rendere fruibile la pista, ad ulteriori e straordinarie spese di manutenzione (sempre a carico nostro) che magari si potevano anche evitare.
Sappiamo benissimo che un’opera se non la si usa, si depaupera in brevissimo tempo. Non credo che i cittadini della nostra città, meritino di vedere spesi cosi i loro soldi”.
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