
POLITICA ADRIA
Contro il gesto di Baruffaldi interviene la Polizia
I commenti dell'artista Andrea Dodicianni, della amministrazione comunale, di Lamberto Cavallari e Sandro Gino Spinello di censura, per quanto compiuto nella mattina di sabato 7 settembre
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Il consigliere leghista Baruffaldi ha deposto delle bandiere italiane sopra le finte salme che costituiscono la mostra di Andrea Dodicianni contro le discriminazioni (LEGGI ARTICOLO). Il consigliere comunale si è giustificato specificando che tale azione era una risposta alla provocazione dell'artista e che tutte le morti devono essere ricordate in ugual misura. Sul posto si è quindi recata la Polizia, che ha preso visione dell'accaduto, ma non ha potuto far nulla, se non chiamare la Digos, in quanto non vi è stato manomissione o dannegiamento della mostra. Si capirà nei prossimi giorni se vi siano ipotesi di reato.
A questo punto il commento dell'artista Dodicianni è del completo silenzio: "Parlano già le azioni".








Chi risponde è invece l'amministrazione comunale, rimasta allibita da tale comportamento: "Di fronte alle tragedie e alla morte siamo tutti uguali. Dobbiamo ricordarcene anche da vivi e lottare contro le discriminazioni e chi crea differenze tra gli uomini". Proseguendo: "La provocazione innescata con la modifica all’installazione, è frutto della debolezza del fautore del gesto verso il problema. Un problema che non si risolve così. La cosa più triste è che tale gesto, volutamente fatto per porre l’accento politico su un’iniziativa apolitica di genitori adottivi, sia stato fatto per cercare visibilità in vista delle elezioni regionali".
Oltre all'amministrazione è anche il consigliere di minoranza Lamberto Cavallari che racconta: "Credo che onorare i caduti italiani sia doveroso e sono pronto a farlo in ogni momento nei modi e nei tempi dovuti proprio per il rispetto che dobbiamo a loro". "Manomettere opere di altri, per quanto discutibile possa essere, è invece segno di una violenza intellettuale che non condivido e non mi appartiene, soprattutto se lo scopo è cercare consenso dopo che la si è ampiamente criticata". Concludendo: "Potremmo dire che hanno fatto un passo avanti, prima le bandiere italiane le bruciavano".
Infine è anche il consigliere del partito democratico Sandro Gino Spinello che commenta: "Una provocazione violenta, un’azione pesantemente profanante che non assomiglia al Baruffaldi consigliere comunale che conosco io. Alla fine un’iniziativa contro l’intolleranza che poteva essere unanimemente condivisa si è trasformata in un’atto ulteriormente divisivo per la nostra comunità. Su questo episodio dobbiamo rifletterci a fondo tutti; organizzatori compresi".
Articolo di Sabato 7 Settembre 2019
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